• Categorie

  • Archivi

Si sente sempre più parlare di violenza fisica, sessuale, morale, ma non si parla mai di una violenza altrettanto diffusa e lesiva quale la violenza economica. E’ questa una violenza difficilmente riconoscibile e poco denunciata. Essa si realizza con il controllo-potere esercitato su una persona attraverso il denaro.

Nella convivenza tra due partners, la violenza economica viene esercitata in diversi modi, quasi sempre nel nome “dell’amore e della fiducia” dell’uno nei confronti dell’altro con comportamenti scorretti (che nulla hanno a che vedere con l’amore) e lesivi, non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto per la propria dignità e intelligenza.

La violenza economica di un partner nei confronti dell’altro si esercita con la sottomissione economica. Molte donne, con la nascita di un figlio, abbandonano su “consiglio” del partner oppure spontaneamente la loro professione, per occuparsi a tempo pieno della famiglia, rinunciando così alla propria autonomia economica. Non c’è nulla di male nel fare questo, ma bisognerebbe cautelarsi accendendo ad esempio una polizza pensionistica o altro.

Come si fa a riconoscere la violenza economica? Nei casi di separazione, si verifica spesso con la mancata corresponsione dell’assegno di mantenimento nei confronti dei figli e del coniuge (di solito è la donna), da parte del marito condannato al pagamento (inadempienza agli obblighi di mantenimento). Molte volte l’inadempienza si verifica per ‘ripicca’ nei confronti dell’altro coniuge. “Non ti dò i soldi..”, penalizzando in tal modo il benessere dei figli.

In una convivenza o matrimonio basato sulla fiducia oltre che sull’amore, non sempre si vuole vedere e accettare, dopo anni e anni vissuti insieme ad una persona, la verità, nemmeno quando ci si presenta vivida davanti agli occhi. Molte donne, per pigrizia, delegano al partner la gestione del patrimonio familiare. Ora ti elencherò alcune di queste forme di maltrattamento..:

* Con il tuo partner hai un conto corrente insieme con firma disgiunta ma..lui si occupa in via esclusiva della gestione dello stesso.

* Non ti mette al corrente a quanto ammonta l’entrata in familgia.

* Ti riconosce un mensile ed esercita lui il controllo di gestione del patrimonio familiare.

* Ti dà soltanto una piccola somma settimanale o quotidiana per fare la spesa.

* Si occupa lui personalmente di acquistare ciò che occorre a te e ai vostri figli.

* Non fa nemmeno la spesa e ti nega persino il denaro per le cure e per comprare le medicine!

* Ti costringe o convince a firmare documenti che poi si rivelano essere mutui, ipoteche e quant’altro.

* Ti fa firmare assegni scoperti.

* Ti fa fare da prestanome.

* Dilapida il tuo patrimonio.

* Dilapida il patrimonio familiare a tua insaputa.

* Ti fa mangiare una sola volta al giorno o dietro ricatto sessuale.

* Ti svuota il c/c in previsione della separazione.

* Altro…

La violenza economica nei confronti di chi la subisce, viene esercitata anche da chi, anzichè sanzionarla, la tollera.

http://escialloscoperto.blogspot.com

Paser Campania: al via i bandi di agevolazione finanziaria alle imprese

La notizia è di questi giorni. Probabilmente è una coincidenza di fattori. La Regione Campania ha approvato il proprio bilancio, è stato individuato il soggetto gestore e sono stati risolti i problemi di incompatibilità sulla misura del credito di imposta. Nella sostanza 4 azioni: innovazione, consolidamento, contratti di programma e credito di imposta per un totale di 550 milioni di Euro.

Di particolare interesse la misura sul consolidamento delle passività a breve previsto dalla 4° azione del Paser. Su FondodiGaranzia.it (http://www.fondodigaranzia.it/) è presente una scheda sintetica della bozza di bilancio. Sul portale gestito dai consulenti finanziari della AFCTeam (http://www.afcteam.it/) – amministrazione, finanza e controllo, si fa un riferimento all’obbligo di procede alla capitalizzazione del 10% dell’importo del consolidamento e alla necessità di verificare l’indice di copertura delle immobilizzazioni.

40 milioni di euro per circa 1000 imprese. Questo è l’obiettivo della misura.

1000 imprese che possono, quindi, migliorare i propri rating di Basilea 2 e recuperare in competitività attraverso una economia in termini di tasso di interesse, l’agevolazione, infatti prevede una riduzione di 5,19 punti percentuali per chi effettua operazioni di mutuo finalizzato ad eliminare gli affidamenti bancari a breve.

Il bando è a sportello e prevede l’ordine cronogico per la presentazione delle domande. 

La misura prevede una premialità per le imprese che utilizzano il “fondo di garanzia” di MCC previsto dalla legge 662/96 (http://www.legge662.it/).

I Tempi previsti per l’apertura dei bandi sono tra fine marzo e le prime settimane di aprile.